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LEONE ORIOLI

Leone Orioli è nato a Forlimpopoli (Forlì) il 03 aprile 1922. Studia e si diploma, nel 1940, all’Istituto Magistrale di Forlimpopoli (FC)  noto a quel tempo per avere accolto, studente, il giovane Mussolini. Non ha interesse all’insegnamento; trova lavoro come impiegato amministrativo in una impresa di costruzioni in Cadore, dove si fermerà fino al 1942. Nel febbraio 1943 è chiamato alle armi e frequenta il Corso allievi ufficiali di complemento dei Bersaglieri a Marostica, nel Vicentino. Successivamente è trasferito in Puglia con il suo reparto e qui assiste agli eventi del periodo più drammatico della storia d’Italia: la caduta del fascismo, l’armistizio dell’8 settembre, la fuga del Re, del Governo Badoglio, dei più alti gradi della gerarchia militare, lo sbandamento dell’Esercito. Il suo reparto resta integro e si oppone alla aggressione tedesca. Partecipa alla Guerra di Liberazione Italiana. Nell’ambito della cobelligeranza con gli Anglo-Americani affronta aspre, sanguinose battaglie contro i tedeschi. E’ un periodo duro, denso di eventi. Non scrive diari, nè prende appunti: registra tutto, nitidamente, nella memoria. Nel 1946 è posto in congedo, ritorna in famiglia e affronta il problema del lavoro. Nel 1951 decide di dedicarsi all’insegnamento, entra nella scuola, maestro elementare, e vi resta fino al 1978, quando è collocato in pensione fruendo dei benefici di legge a favore degli ex combattenti. Utilizza ora la precedente esperienza di impiegato e collabora alla direzione amministrativa di un gruppo di aziende. Nel 1955 ha sposato Mirvana, carissima, dolce compagna; hanno un figliolo, Luca, musicista, affezionatissismo ai genitori. Vive sereno con Mirvana per 52 anni, fino a quando un male vile, inesorabile, gliela porta via. Nel corso degli anni ha mantenuto i contatti con i compagni di guerra; la memoria del Fratelli Caduti ha cementato un commosso rapporto. Tanti anni sono passati, ma è sempre vivissimo il ricordo dei Compagni e il monito che hanno lasciato “ditelo agli altri come siam caduti”